Si svolgerà venerdì 18 novembre, dalle ore 9,00 alle 14,00, al Teatro Argentina di Roma, la decima edizione del “Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori”.
“Gioco ergo sum” è la riflessione che farà da filo conduttore alla giornata di confronto in cui si alterneranno sul palco, come di consueto, ospiti di alto profilo appartenenti al mondo delle istituzioni, delle aziende, della comunicazione e dell’università.
La storia del Premio Vincenzo Dona
L’Unione Nazionale Consumatori ha istituto, a partire dal 2007, il Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori, per ricordare il suo fondatore, riconosciuto anche come il padre del movimento consumerista italiano. Sotto l’egida di autorevoli Patrocinii istituzionali, si svolge annualmente una giornata di convegno per fare il punto sull’attuale livello di protezione del consumatore. E’ ormai riconosciuto come il più importante evento sui consumi nel panorama italiano, anche grazie all’ampia partecipazione di pubblico (con quasi 500 ospiti).
La manifestazione si fregia della Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana e si svolge ogni anno con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
Il Premio si articola nella sezione “Personalità” (ed è conferito a chi si è distinto per l’attività svolta in favore dei consumatori, nel mondo della politica, delle istituzioni, della società civile) e nelle sezione “Tesi di laurea in materia di consumo”.
Chi era Vincenzo Dona
Vincenzo Dona è nato a Milazzo (ME) il 24 gennaio del 1930 ed è scomparso a Roma il 27 agosto 2006. Nel 1955 ha fondato l’Unione Nazionale Consumatori, la più antica organizzazione di consumatori in Italia e tra le prime in Europa, che ha guidato come Segretario generale fino alla sua scomparsa.
Laureato in Scienze politiche e giornalista, ha dedicato la sua esistenza al mondo del consumo e dei consumatori, lasciando importanti incarichi presso la Pubblica Amministrazione: all’inizio della sua carriera è stato, infatti, tra l’altro, Capo ufficio stampa del Piano Vanoni ed esperto economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Indiscusso padre del movimento dei consumatori italiani, i cittadini devono a lui importanti leggi sulla sicurezza alimentare come quella sulla classificazione e la vendita degli oli di oliva, quella sui coloranti e quelle riguardanti la tutela delle denominazione d’origine dei vini. A lui si deve anche la legge sulla data di scadenza degli alimenti e quella sul peso netto, ma anche quella sull’etichettatura obbligatoria dei tessili.
Grazie alle sue frequenti partecipazioni in trasmissioni radiofoniche e televisive, alle molte rubriche delle quali è stato consulente, è ricordato per aver arricchito intere generazioni della consapevolezza dei propri diritti di consumatori.
Nel 2005, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Unione Nazionale Consumatori, il Presidente della Repubblica gli ha conferito motu proprio l’onorificenza di Commendatore della Repubblica, come riconoscimento per la sua instancabile opera per l’affermazione dei diritti dei cittadini italiani.