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Tata Italia, la crescita del brand pugliese

Nel 2000 la famiglia Tatarella aprì il primo negozio Tata Italia a Bari. Da allora il brand che fa capo a Tata Italia spa, metà di Giuseppe Tatarella e l'altra metà di Tatarella Distribuzione spa, la holding di famiglia, non si è mai fermato diventando uno dei player di maggiore successo nel settore delle calzature. 

Oggi il marchio pugliese di scarpe viaggia su numeri di rilievo: 100 negozi in Italia e due all'estero, uno a Teheran e uno a Zurigo di prossima apertura, con un ritmo sostenuto di inaugurazioni anche grazie all'avvio del progetto franchising nel 2013.

I numeri di Tata Italia

Nel 2016 sono stati aperti più di una ottantina di negozi di cui il 40% in affiliazione con 17 opening complessive nell'anno. Nel 2017 le aperture sono state poco meno della metà dell'anno precedente, sempre grazie al canale franchising che all'inizio del 2018 rappresenta la metà del network retail dell'azienda controllata dai Tatarella. I negozi affiliati ad oggi sono più di sette volte quelli aperti nel 2016. 

Nonostante l'ampliamento dei prodotti, con l'inserimento di accessori, abbigliamento, borse e ciabatteria, le calzature rimangono il core business per l'impresa pugliese con la quasi totalità dei ricavi. Il canale prevalente è quello del centro commerciale dove Tata ha più del 60% delle attuali insegne con prevalenza di negozi diretti, seguito dalle high street con un peso maggiore per questa location di store in affiliazione. 

Franchising, sale il fatturato di Tata Italia

Tata Italia punta molto sul franchising che pesa il 35% sul complessivo e che sarà sicuramente ampliato con la formula che prevede il contro vendita con ritiro delle rimanenze, zero royalties e fee e collezioni per 1.500 referenze l'anno e riassortimenti settimanali. Location ideali sono le città con almeno 30 mila abitanti o i centri commerciali.  

Oggi sono 340 i dipendenti di Tata Italia e alla fine del 2017 il volume d'affari era di 64 milioni di euro, con un obiettivo di crescita tra il 10 e il 15% nei prossimi anni, grazie anche all'espansione della rete retail. I numeri positivi arrivano soprattutto dall'espansione della rete franchising nel 2017 senza un appensantimento dei costi di struttura. L'obiettivo ora è il mercato estero dove Tata Italia ha già una buona quota di network retail. 

 

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