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come il franchising ha affrontato il coronavirus

Come il mondo del franchising ha affrontato il coronavirus

La grave pandemia che, nel giro di un mese, si è abbattuta sul nostro amato pianeta, ha completamente stravolto le nostre vite. Improvvisamente, tutto ciò che credevamo scontato e “di tutti i giorni”, ci è stato tolto, senza alcuna possibilità di scelta e alcun potere decisionale.

Il lockdown forzato (lecitamente istituito) ci ha fatto riflettere ancora una volta su quanto sia fondamentale la libertà, bene preziosissimo di cui l’essere umano ha il fortunato piacere di disporre, eccetto qualche doloroso caso storico che non rimembreremo in questa sede.

La disperata situazione che il Covid-19 ha portato con sé difficilmente verrà presto dimenticata: quasi 600mila morti nel mondo (35mila in Italia), multinazionali con una storia secolare e una base apparentemente solida che dichiarano bancarotta, milioni di persone senza lavoro e con famiglie da mantenere e una futura crisi economica che si prospetta devastante.

Tuttavia, uno spiraglio di positività si può intravedere se si volge lo sguardo a quel sistema distributivo chiamato franchising, che, seppur in difficoltà, ha nella sua forza il fatto di basarsi sulla relazione, sul sostegno fra le reti affiliate.

Le reti appunto. “Fare rete”, intrinsecamente, racchiude dentro di sé concetti come rapporto, supporto (economico e tecnico), comunicazione e cura della relazione. Tutti valori che, amalgamati, creano una grande famiglia in grado di reggere anche i confronti più ardui.

Vediamo quali sono state e quali saranno le mosse di franchisor e franchisee per lasciarsi alle spalle il prima possibile questa triste storia.

Certamente, sarà necessario ripensare il proprio approccio di business e le proprie strategie, soprattutto nel lungo periodo, alla cui gravosità bisogna prepararsi e anche molto velocemente. Questo però, se gestito egregiamente e con lungimiranza, può essere motivo di novità e un’opportunità per sviluppare e innovare, da cogliere senza alcun indugio.

Molte aziende in franchising, in primis nella ristorazione, stanno seguendo questa linea, consapevoli del fatto che dalle grandi crisi si può spesso uscire più vincenti e forti di prima.

Un fattore indispensabile per riuscire a superare questo periodo è la piena collaborazione, che deve instaurarsi fra franchisor e franchisee in maniera del tutto trasparente e limpida.

È in questo contesto che va inserita la caratteristica principale che dovrebbe distinguere ogni buon franchisor: la leadership. Con leadership si intende quel complesso di qualità che portano l’azienda madre a comprendere che è necessario mostrare vicinanza ai propri franchisee, interpellandoli nelle decisioni da prendere, informandoli riguardo ai vari board consultivi e coinvolgendoli in merito a futuri provvedimenti che verranno attuati. Deve esserci perciò una consultazione costante e un confronto continuo, che porti benefici ad entrambe le parti.
Sono diversi i casi di franchisor che stanno supportando i franchisee con comportamenti encomiabili e virtuosi, mantenendo sempre elevato e di qualità il livello della relazione.

Ci sono brand che hanno creato gruppi Whatsapp e Telegram per comunicare più celermente, mentre altri hanno organizzato lunghe video call con i vari affiliati per poter rispondere il prima possibile alle esigenze di tutti.

C’è anche chi ha pensato davvero in grande e ha adottato un “piano di recupero” (recovery plan) destinato agli affiliati per rispondere in maniera accurata alle fasi successive che attendono le aziende.

Questi piani forniscono informazioni riguardanti tutti quegli aspetti che un’azienda deve ritenere prioritari: legali, commerciali, finanziari e operativi. Anche in questo caso, naturalmente, è di primaria importanza che vi sia una comunicazione continua e chiara all’interno della rete, poiché è ciò che fa muovere l’intero sistema e, al tempo stesso, lo mantiene in equilibrio.

L’essenza, e la forza, dell’affiliazione commerciale è rappresentata quindi dalla costruzione di rapporti solidi, duraturi e basati sulla fiducia fra franchisor e franchisee, che permettano ad entrambi di crescere consapevolmente e superare le sfide insieme.

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