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Il Franchising al tempo del Coronavirus

Articolo di Massimo Barbieri

Un proverbio africano recita “Se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano viaggia in compagnia”. Mi è sempre piaciuto molto questo proverbio. La prima volta che l’ho ascoltato è stato ad una cena di Natale di un Franchisee di McDonald’s (di cui allora ero il Franchising Manager), che lo ha dedicato ai suoi ragazzi. Da allora è un proverbio nel quale credo molto ed a cui sono affezionato, grazie a questo piacevole ricordo

Ed allora: meglio correre da soli o viaggiare in compagnia? Chi ci segue dall’anno scorso sa che la prospettiva con cui sono scritti questi interventi è sempre quella del Franchisee, o potenziale tale. Cercherò allora di rispondere ad una domanda molto impegnativa: oggi, in tempo di Coronavirus, è meglio essere un commerciante indipendente o un Franchisee? Ovviamente non esiste una risposta certa… ma qualche riflessione la possiamo portare avanti.

Le conseguenze culturali, economiche, naturalmente sanitarie del virus Covid-19 saranno a dir poco epocali, e non mi avventuro qui in previsioni che oggi sarebbero premature e fuori dallo scopo di questo pezzo. Ma – attraverso la prospettiva del Franchising – azzardiamo comunque qualche considerazione. Perché i principi fondamentali del buon Franchising e della buona gestione delle aziende non sono cambiati, a mio avviso, e non cambieranno, a causa del Coronavirus.

Potreste avere già sentito l’esempio dello sgabello a tre gambe. Inventata, pare, da Ray Kroc, questa analogia serve a spiegarci che un Sistema di Franchising deve avere i suoi tre componenti, Franchisor, Franchisee e Fornitori, tutti e tre ugualmente solidi. Perché uno sgabello a tre gambe che ne abbia una più corta o più debole delle altre non serve a nulla ed anzi farà cadere a terra chi ci vuole sedere sopra.

Allo stesso modo, i Franchisor più lungimiranti sono quelli che sono capaci di creare e di gestire con equilibrio un sistema che, per l’appunto, sia capace di rendere ugualmente solidi questi tre elementi.

Come si stanno regolando i Franchisor in questi giorni di crisi destinata a passare alla storia? 

Vedo alcuni comportamenti comuni e virtuosi, di alcuni cito con piacere alcuni esempi pratici e positivi.

Curare la relazione

  • E’ sempre importante, oggi lo è ancor più di prima, non lasciare soli i Franchisee. In questi giorni i Franchisor più attenti parlano con grande frequenza ai loro affiliati. In parte per comunicazioni tecniche, in parte per dare semplice supporto psicologico. Le modalità variano, dalla semplice telefonata alla video-conferenza, e possono essere più d’una: l’importante è la presenza
  • Alcuni Franchisor hanno organizzato diversi gruppi Whatsapp (diversi in funzione del target) con lo scopo di rendere le comunicazioni velocissime
  • Alcuni Franchisor hanno organizzato riunioni virtuali di gruppi di Franchisee, se non addirittura di tutti i Franchisee della rete. Alcuni organizzano lunghe e dettagliate web call con tutti i propri affiliati, a volte ospitando anche interventi di tecnici esterni

Supporto tecnico

  • Il Franchisor non è tenuto a dare consigli squisitamente ed estremamente tecnici, che il Franchisee può ricevere dal suo commercialista, fiscalista, consulente del lavoro, etc… Ma il Franchisor può – e direi ha tra le sue peculiarità - facilitare l’accesso ad informazioni chiave (ex: i vari DPCM, DL, Ordinanze o Decreti Regionali, etc… che escono con cadenza quasi quotidiana, anche attraverso le associazioni) condividendoli e commentandoli con i suoi Franchisee.

Acquisti

  • Specialmente nel mondo della ristorazione i Franchisor più attenti si sono attivati per contenere i danni economici legati ad elevate giacenze in magazzino di beni deperibili. Inoltre, si stanno attivando per reperire materiali strettamente legati all’emergenza, come guanti, mascherine e disinfettanti.

Supporto economico

  • Moltissimi Franchisor si stanno organizzando per andare incontro alle richieste di carattere economico (o per prevenirle) degli affiliati. L’esempio più frequente e semplice è la richiesta di riduzione, o di sospensione del pagamento delle royalties (in parte o in toto ridotte in automatico a causa del calo di fatturato), per un periodo di tempo predeterminato, da definire nel dettaglio subito o -meglio - in seguito. Questo viene fatto con un obiettivo di sopravvivenza dell’intero Sistema (un sacrificio condiviso, ovvero fatto da tutte le parti in gioco). Va precisato quindi qui che, contrariamente a quanto si possa pensare, il Franchisor non ha risorse illimitate, per cui dovrà prendere decisioni sempre per il bene dell’intero Sistema; questo significa, quindi, non poter  necessariamente sempre andare incontro a tutte le richieste dei Franchisee, ma, uniti, Franchisor e Franchisee potranno reagire meglio a questa situazione eccezionale.

Sviluppo

  • I Franchisor più attenti stanno lavorando già da oggi sia per l’immediato, mettendo “in sicurezza” il Sistema, sia per la ripresa, piantando oggi semi di cui gli affiliati beneficeranno domani. Questo vale per la ricerca di location, per la creazione di nuove iniziative commerciali, per lo sviluppo di nuovi prodotti… la forza del Franchisor è al servizio del Franchisee anche quando le saracinesche sono abbassate

Comunicazione

  • L’attività di comunicazione del Brand non si interrompe durante la crisi, i Franchisee ne beneficeranno al momento della riapertura (senza dimenticare che nella ristorazione alcuni locali sono attivi con il servizio delivery). Il supporto del Franchisor è importante ed apprezzato dai Franchisee anche per le frequenti iniziative di carattere benefico prese a livello locale ed a cui l’affiliato desidera dare visibilità grazie supporto della sede centrale

Associazioni

  • I Franchisor più collaborativi condividono con i loro affiliati i suggerimenti ed i materiali che ricevono dalle Associazioni di cui fanno parte, come per esempio l’Assofranchising che ci sta ospitando nel suo blog. Non solo: le Associazioni gestiscono una importante, e riservata, attività di Lobbying a tutela del Brand di cui, in ultima analisi, beneficeranno anche gli affiliati

Fornitori

  • Infine, a proposito dell’equilibrio dello sgabello a tre gambe, mi ha molto favorevolmente colpito, e la trovo strategicamente molto lungimirante, la decisione di alcuni Franchisor di pagare i suoi fornitori ancor prima dello scadere dei termini, saggiamente consapevole del fatto che la tenuta dell’intero Sistema comprende anche la sopravvivenza dei fornitori

Credo e temo che la crisi del Coronavirus riserverà danni all’economia del Paese che neppure riusciamo ad immaginare oggi e metterà a dura prova tutti, comprese quindi la catene in Franchising. Ma - per riprendere la domanda iniziale -  credo anche che, così come le statistiche evidenziano la performance del settore Franchising è sempre stata, nel corso degli anni, decisamente migliore della performance del Paese Italia, allo stesso modo, pur in uno scenario che non sarà indolore, credo che catene di Franchising, ed i loro Franchisee, sapranno reagire meglio del resto del Paese alla crisi, uscendone meglio e più velocemente. Insomma… la ripresa sarà lunga e difficile… meglio viaggiare in compagnia!

  

 

 

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